Avvertenze e norme per i laureandi

Cari laureandi,

dal momento che vi apprestate a redigere la vostra tesi di laurea è opportuno che veniate a conoscenza di alcune nozioni fondamentali in relazione al lavoro da svolgere.

1. La tesi di laurea è un documento di pubblica consultazione (sebbene la medesima sia sottoposta a restrizioni) che vi consente di conseguire un titolo di studio avente valore legale. Di conseguenza la copiatura della tesi è un illecito penale, come previsto dalla legge 19 aprile 1925, n. 475 - art. 1:

Chiunque in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l'abilitazione all'insegnamento ed all'esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri, é punito con la reclusione da tre mesi ad un anno. La pena della reclusione non può essere inferiore a sei mesi qualora l'intento sia conseguito.

2. La copiatura non è da riferirsi unicamente all’elaborato nella sua integralità ma anche a porzioni significative del medesimo prelevate da opere di altri autori pubblicate a stampa o su Internet. 
Per questo motivo è opportuno che ogni volta voi facciate riferimento a un testo altrui (ripeto sia a stampa, sia in Internet, anche se si tratta di un sito senza indicazione d’autore) identifichiate la fonte con una citazione.

3. Le citazioni sono FONDAMENTALI in una tesi di laurea in quanto consentono di dimostrare, alla commissione che vi esaminerà, la vostra conoscenza della letteratura scientifica in merito all’argomento da voi trattato. Di conseguenza, a mio parere, melius abundare quam deficere.
Come si redigono le citazioni? Potete fare riferimento a questi testi:

- Giovanni Salmeri, Piccolo manuale di stile, (basato su Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Milano, Bompiani, 1972 e Roberto Lesina, Il manuale di stile, Bologna, Zanichelli, 1986).
Guida per leggere e compilare una bibliografia, a cura della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”.

4. Per recuperare fonti utili alle vostre ricerche non esiste solo Google. Provate, per esempio, a dare un'occhiata qui. Tramite Internet potete inoltre accedere alla consultazione dei cataloghi delle biblioteche, fra essi:

Sistema bibliotecario parmense
Catalogo SBN Nazionale

Potete inoltre consultare (in modalità full-text se vi collegate da un computer dell’Università di Parma) la miriade di banche dati e di periodici elettronici ai quali è abbonato l’ateneo e che sono stati selezionati per voi dai bibliotecari dell’università:

http://www.biblioteche.unipr.it/it/risorse

5. Vi raccomando (soprattutto ai triennalisti) prima di intraprendere il vostro lavoro, la lettura di:

- Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, Milano, Bompiani, 1977 (parzialmente riprodotto a questo link)

e magari anche di 

Scrivere tesi e tesine. Breve guida pratica, a cura di Debora Bennati, Giulia Fanfani, Irene Ipsaro Palesi, Chiara Zunino, Facoltà di Lettere, Università di Siena, 2009, https://vmdel.files.wordpress.com/2012/04/scrivere_tesi_e_tesine1.pdf

6. Norme grafiche:
Frontespizio: deve contenere l'indicazione dell'Università, del Dipartimento, del Corso di laurea; il titolo della tesi nella sua forma completa; il nome del relatore e degli eventuali correlatori; il nome dell'autore (preceduto da: laureando/a, o candidato/a, o tesi di laurea di, o dottorando, o simile) e la sua matricola; l'anno accademico (attenzione: le tesi discusse nella sessione straordinaria si riferiscono all'a. a. precedente; ad esempio l'appello che si svolge nei primi mesi dell'anno solare 2017 fa parte dell'a.a. 2015/2016).

Testo: si raccomandano pagine con almeno 30 righe di 60 battute (per un totale di circa 1800-2000 battute per pagina). Si consiglia l'uso di un font della famiglia Times (corpo 12).

Margini: indicativamente, si consiglia: 2,5 / 3 cm sia sopra che sotto, sia a destra sia a sinistra.

La tesi va prodotta fronte / retro.

Buon lavoro!